Il pallone da spiaggia e l’accettazione.

Accettazione

Il pallone da spiaggia e l’accettazione.

A volte ci capita di voler fermare, soffocare, nascondere i nostri pensieri e le nostre emozioni, di non voler farli vedere a nessuno, nemmeno a noi stessi e allora ci comportiamo come quando da piccolini si tentava di tenere costantemente un enorme pallone da spiaggia gonfiabile sott’acqua.

Era impossibile, il pallone continuava a spuntare con forza e vistosamente davanti alla nostra faccia.

Così le nostre emozioni e i nostri pensieri, prima o poi, risalgono con la stessa forza con cui abbiamo cercato di nasconderli.

Se anche per voi questo gioco con il pallone da spiaggia era molto faticoso, ad un certo punto avrete permesso alla palla di fluttuare intorno a voi mentre vi godevate le onde del mare.

Piuttosto che tentare faticosamente di tenere sott’acqua i nostri pensieri e le nostre emozioni potremmo smettere di combatterli e lasciarli stare, senza reagire ad essi. Questo è il processo dell’accettazione.

Noi non siamo le parole che ci diciamo

Pensieri negativi

A volte ci può accadere di avere pesnieri negativi e di agganciarci a loro, oppure di pensare ai nostri pensieri e alle nostre emozioni come qualcosa di immutabile e sempre presente, ci identifichiamo in loro.
“Sono una persona triste”, “sono una perdente”, “sono cattivo”
Come sperimentare che noi non siamo solo le nostre emozioni e i nostri pensieri?

Cambiare il rapporto che abbiamo con pensieri, emozioni e sensazioni è uno dei vari sentieri che si percorrono in terapia anche grazie all’aiuto della mindfulness e della meditazione.

Meditazione e Mindfulness

Meditazione Mindfulness

“Con l’inspirazione e l’espirazione, il nostro respiro consapevole, cominciamo a riordinare la nostra casa.”

Thich Nhat Hanh

Meditazione e Mindfulness non sono sinonimi ma sono termini connessi tra loro.

Mindfulness significa consapevolezza, essere pienamente presenti nel qui e ora, nel momento presente. Significa notare quello che accade dentro e fuori di noi in maniera aperta, curiosa, non giudicante.

È uno stato di pura presenza nel tempo e nello spazio in cui si siamo, è accogliere ciò che arriva e si manifesta in noi con curiosità.

La meditazione invece è una pratica, è solo uno dei modi per esercitare la mindfulness. Un buon modo per praticare e allenare la nostra capacità di agganciarci al momento presente e aprirci alle esperienze con un atteggiamento non giudicante.

Ti è mai capitato, durante una passeggiata in un bosco o magari durante una nuotata in mare, di sentirti in connessione con il tuo corpo, di percepire ogni inspiro ed espiro, ogni movimento, i rumori attorno a te, gli odori?

In quel momento non stavi meditando, stavi camminando o nuotando, eppure eri pienamente consapevole e presente.

Perché praticare la mindfulness?

La pratica della meditazione così come gli esercizi di mindfulness quotidiana hanno moltissimi effetti benefici: sul corpo, sulla mente, su come trattiamo le nostre emozioni.
Lo scopo della meditazione non è il rilassamento, non avere pensieri o raggiungere la felicità e la serenità. Non sempre meditare è piacevole, a volte capita di entrare in contatto con emozioni e sensazioni sgradevoli o dolorose.
Meditare ci permette di notare queste emozioni e sensazioni, ci aiuta a essere disponibili a farne esperienza, a far loro spazio.

Meditare o praticare esercizi di mindfulness è come ritagliarsi uno spazio e un tempo per prendersi cura di sé, aprirsi e fare spazio alle esperienze, alle sensazioni che attraversano il nostro corpo e ai pensieri che attraversano la nostra mente.
Notarli e lasciarli andare con curiosità e gentilezza.

La mindfulness si può praticare nella vita quotidiana, in maniera semplice e breve, per abituarsi a notare quello che succede dentro e fuori di noi, senza reagire a questi eventi o giudicarli.

Svolgere esercizi di mindfulness nelle attività quotidiane può anche essere utile per avvicinarsi alla meditazione con gradualità. La meditazione infatti può risultare difficile, sgradevole e “lontana” da chi è all’inizio o magari è molto giovane.

“Forse potremmo provare a fidarci del momento presente, accettando ciò che sentiamo o pensiamo in questo momento perché è il presente in atto. Se sapremo prendere posizione e ci abbandoneremo al presente in tutta la sua pienezza, forse scopriremo che il momento attuale merita la nostra fiducia.”

JON KABAT-ZINN

Approfondisci il legame tra Mindfulness e ACT!